I rivestimenti per le piscine e i centri benessere
possono essere in mosaico vetroso o in piastrelle,
se si opta per questa seconda alternativa, bisogna prestare particolare
attenzione alla loro forma e alla dimensione. Le piastrelle hanno caratteristiche
differenti tra loro: alcune sono indicate per la realizzazione di decori
originali, altre si adattano alle irregolarità delle superfici
da rivestire.
Di solito, all'interno di una piscina, le pareti e il fondo non
sono regolari ma possono prevedere dei pezzi speciali in prossimità
dei filtri o delle griglie di fondo, oppure di altri elementi come gradini
e scalette.
Una piscina nasce da un progetto, all'interno del quale ruolo
rilevante assume sia il disegno della pavimentazione
sia la scelta delle piastrelle da utilizzare.
Le piastrelline a forma quadrata tipo mosaico, sono quelle più
diffuse, sicuramente più impegnative da posare in opera ma anche
più indicate per rivestire forme irregolari e per la creazione
di variazioni graduali di colore. Si può optare anche per delle
piastrelle dalla forma rettangolare sicuramente più
semplici da posare in opera ma con meno flessibilità nei disegni.
Le pavimentazioni per piscine si distinguono in pavimentazioni
di bordo vasca e pavimentazioni della vasca
stessa. La distinzione viene fatta anche perchè i materiali sono
differenti a seconda del fine.
Per l'interno si utilizzano materiali come mosaici e gres porcellanati,
poiché resistenti all'usura e in grado di creare effetti visivi
piacevoli.
Quando il rivestimento di una piscina è realizzato in mosaico di tipo vetroso o piastrelle con superficie liscia o antisdrucciolo, prima del rivestimento scelto, un corretto ciclo di lavorazione prevede la posa in opera di una specifica guaina impermeabilizzante, così da ottenere uno strato di sottofondo duraturo e pulito nel tempo. Quando si parla di piastrelle, ruolo importante gioca la sigillatura tra le fughe, in quanto i prodotti di disinfezione delle piscine, come le pastiglie di cloro, il cloro in polvere e i disinfettanti vari, tendono ad aggredire la parte cementizia, disgregando il riempimento della fuga e permettendo così anche il disgregamento della colla sotto il rivestimento e la formazione di muffe e di infiltrazioni che penetrano in profondità.
Posare le piastrelle in piscina
La prima cosa riguarda la tecnica di incollaggio delle piastrelle.
In genere è consigliato il metodo della doppia spalmatura, cercando
di mantenere le fughe tra le singole piastrelle di minimo 3 mm.
Poi si dovrà lasciare asciugare almeno 24 ore prima di procedere
alla stuccatura delle fughe che dovrà essere eseguita con una
spatola di gomma.
Infine, per evitare di lasciare aloni o striature opache sulle piastrelle
applicate, è buona norma pulire man mano durante la fase di stuccatura
con spugna mantenuta umida e pulita, che servirà per eliminare
le sbavature se presenti.
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